Etica nella Pubblicità Farmaceutica: cosa devi sapere
Se ti è capitato di leggere una promozione su un farmaco e ti sei chiesto se fosse vera, non sei solo. La pubblicità dei medicinali è soggetta a regole precise, ma le aziende a volte spingono i limiti. In questa pagina trovi una panoramica semplice su cosa è lecito, cosa è dubbio e come proteggerti.
Le regole fondamentali per una pubblicità corretta
In Italia è l'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) a controllare i messaggi pubblicitari. Un annuncio deve contenere:
- Il nome del principio attivo e la sua indicazione terapeutica.
- Un avviso sui possibili effetti collaterali.
- Il riferimento al foglietto illustrativo, dove trovi tutti i dettagli.
Se manca uno di questi elementi, l’annuncio è considerato ingannevole e può essere sanzionato. Inoltre, è vietato promuovere un farmaco da banco come se fosse una cura miracolosa senza evidenze scientifiche.
Consigli pratici per riconoscere messaggi ingannevoli
Quando ti imbatti in una pubblicità, chiediti:
- Chi è l’autore? Se è una casa farmaceutica nota, la probabilità di correttezza è più alta.
- Il messaggio è troppo semplice? “Guarisci in 3 giorni” è quasi sempre una truffa.
- Ci sono fonti scientifiche citate? Un riferimento a studi pubblicati è un buon segnale.
Se il messaggio ti sembra troppo bello per essere vero, chiedi al farmacista. Il professionista può controllare il foglietto illustrativo e spiegarti se le promesse sono realistiche.
Nel nostro archivio trovi articoli che approfondiscono questi temi, come "Come i farmacisti leggono le ricette: guida pratica 2025" e "Consultare un farmacista: perché è la scelta più sicura per la salute". Leggili per capire meglio il ruolo del farmacista nella verifica delle informazioni.
Ricorda che la pubblicità può influenzare le tue scelte, ma la tua salute non dovrebbe dipendere da un claim accattivante. Controlla sempre il foglietto illustrativo, chiedi al tuo farmacista e, se hai dubbi, rivolgiti al tuo medico.
Con queste semplici regole sarai più preparato a distinguere le informazioni affidabili da quelle fuorvianti. La trasparenza è un diritto: non aver paura di chiedere chiarimenti e di fare domande. In questo modo contribuisci a un mercato più etico e sicuro per tutti.