
Se cerchi le migliori scarpe barefoot per correre, probabilmente vuoi sentirti libero, più stabile e con un appoggio naturale. Non esiste un “modello perfetto” per tutti: serve abbinare suola, grip e calzata al tuo terreno, al tuo piede e a quanto sei già abituato al minimal. Qui trovi le scelte 2025 che funzionano davvero su strada e trail, con pro e contro chiari, prezzi in Italia, e un piano pratico per passare al barefoot senza farti male.
- TL;DR / Key takeaways
- Scelta rapida: strada quotidiana → Xero HFS II; velocità strada → Xero Speed Force II; trail tecnico → Vivobarefoot Primus Trail FG III; grip bagnato e leggerezza → Vibram FiveFingers V-Run; budget → WHITIN Minimalist.
- Controlla questi criteri: drop 0 mm, flessibilità su tutti gli assi, toe box ampio, stack < 10-12 mm per vero minimal, suola con grip coerente al terreno.
- Transizione: 6-12 settimane con progressione lenta. I polpacci grideranno, è normale; dolore osseo o puntiforme al metatarso non lo è.
- Strada bagnata a Milano? Preferisci mescole Vibram o battistrada scolpito. Ciottoli e sampietrini chiedono più attenzione.
- Se vuoi margine di protezione, valuta un “minimal moderato” (Merrell Trail Glove, Lems) e scendi gradualmente di stack.
Criteri di scelta: cosa rende buona una scarpa barefoot nel 2025
Prima di nominare i modelli, fissiamo le regole. Una scarpa davvero barefoot ha drop zero (tacco e avampiede alla stessa altezza), grande flessibilità in piega e torsione, nessun supporto rigido, e una suola sottile che ti fa sentire il terreno. L’obiettivo è permettere al piede di fare il suo lavoro. Con le scarpe running barefoot il controllo torna a te, non alla scarpa.
Ecco i criteri che uso quando scelgo (e faccio provare) un paio minimal:
- Drop: 0 mm. Qualsiasi rialzo altera la meccanica e sposta carichi su ginocchio o tendine d’Achille.
- Stack (spessore totale): sotto 10-12 mm per una sensazione “a piedi nudi”. Sopra i 12-14 mm si entra nel minimal moderato.
- Flessibilità: devono piegarsi a “taco” e torcersi facilmente. Se non riesci a torcerle con le mani, non sono davvero barefoot.
- Toe box: deve essere ampia e “a ventaglio”. Le dita devono distendersi e spingere; se toccano i lati, non va.
- Suola e mescola: su strada cerca gomma sottile ma duratura; su trail servono tasselli veri e mescola che morda su bagnato.
- Peso: più leggere è meglio, ma non sacrificare grip e durabilità. Sotto 200 g per il 42 EU è un buon riferimento strada.
- Durabilità: suole Vibram e XeroGrip durano bene; le schiume nude molto sottili si consumano prima su asfalto ruvido.
- Calzata/volume: piede largo/alto? Marchi come Vivobarefoot e Xero sono amichevoli; Vibram FiveFingers richiede piede “docile”.
Nota salute. Le posizioni tecniche (ACSM) dicono che il minimalismo va introdotto gradualmente: i carichi si spostano verso piede e polpaccio. Studi come Ridge et al. (Med Sci Sports Exerc, 2013) hanno visto aumento di edema osseo durante transizioni affrettate. Altri (Warne & Gruber, Sports Med, 2017) mostrano benefici su economia di corsa e forza intrinseca del piede, ma solo con progressioni lente. Tradotto: puoi farlo, ma dai tempo ai tessuti di adattarsi.
Le migliori scarpe barefoot per categoria (2025)
Ho selezionato modelli diffusi in Italia, facili da reperire online o nei negozi specializzati. Le scelte tengono conto di asfalto bagnato, sterrato, e la classica settimana mista (corsa + palestra).
Migliore per strada quotidiana: Xero Shoes HFS II
- Perché sì: leggera, flessibile, suola XeroGrip che tiene su bagnato meglio di molte minimal. Toe box ampio, tomaia che respira.
- Best for: 5-15 km su asfalto, corsa facile-tempo, chi vuole un’unica scarpa per correre e camminare.
- Non per: trail fangoso o discese su ghiaia smossa.
- Fit: true-to-size per piedi regolari; mezzo numero in più se sei molto avampiede.
Migliore per velocità su strada: Xero Shoes Speed Force II
- Perché sì: profilo più “racing”, suola sottile e sensibile, ottima per lavori di tecnica, ripetute e 5/10K.
- Best for: runner con buona tecnica medio/avampiede che cercano feedback immediato.
- Non per: transizione iniziale o lunghi oltre 15-20 km, a meno di grande esperienza.
- Fit: aderente. Se sei tra due taglie, spesso la più grande funziona meglio.
Migliore trail tecnico: Vivobarefoot Primus Trail III FG
- Perché sì: suola FG con tasselli aggressivi, tomaia robusta ma flessibile, stabilità naturale. Sul bagnato se la cava bene.
- Best for: single track misti, sassi, radici, bosco bagnato.
- Non per: asfalto: si consumano e senti i tasselli.
- Fit: ampie sull’avampiede; se hai piede stretto, allaccia bene o valuta soletta sottile.
Grip e sensibilità su asfalto bagnato: Vibram FiveFingers V-Run
- Perché sì: dita separate, controllo totale, mescola Vibram che aggrappa bene anche sul pavé umido (a Milano salva spesso).
- Best for: tecnica curata, lavori di cadenza, corse corte e medie con propriocezione massima.
- Non per: piedi che soffrono spaziatura dita; iniziare la transizione con FiveFingers può essere “tanto” per molti.
- Fit: serve prova o misurazione accurata; ogni dito deve entrare senza compressioni.
Minimal versatile (strada + palestra): Merrell Vapor Glove 6
- Perché sì: flessibilissima, profilo bassissimo, gran feeling su asfalto regolare e ottima in palestra.
- Best for: 5-10 km, lavori tecnici, multiuso fitness.
- Non per: sterrati spigolosi; protezione roccia limitata.
- Fit: affusolate; piede molto largo potrebbe preferire Xero o Vivo.
Trail moderato e comfort: Merrell Trail Glove 7
- Perché sì: un filo più di struttura e protezione senza diventare “scarpona”. Buona scelta per chi scende dal tradizionale.
- Best for: sterrato compatto, collinare, prime uscite trail minimal.
- Non per: puristi barefoot (stack e intersuola sono più presenti); tecnici estremi.
- Fit: regolare; allaccia bene per evitare scivolamenti in discesa.
Migliore budget: WHITIN Minimalist (strada)
- Perché sì: costa poco, è flessibile e zero drop. Perfette per capire se il minimal fa per te senza spendere troppo.
- Best for: corse corte, camminata attiva, palestra.
- Non per: durata/protezione su volumi alti.
- Fit: ampie; spesso mezzo numero in meno per chi ha piede stretto.
Altre opzioni valide
- Vivobarefoot Primus Lite III/IV (strada/palestra): calzata ampia, ottima qualità. Non la più durevole su asfalto ruvido ma molto equilibrata.
- Xero Shoes Mesa Trail II (trail): tasselli ben disposti, peso contenuto, molto flessibili per single track e collinare.
- Vibram FiveFingers KSO Evo: sensibilità estrema, quasi “piede nudo con suola”. Per tecnici esperti.
- Skinners 2.0 Sock Shoes: ultra-portabili, perfette per drills, vacanze o transizione lenta. Non sono scarpe per lunghe distanze.
Nota su modelli “zero drop ma non proprio barefoot”: brand come Altra o Topo offrono appoggio naturale con più ammortizzazione. Se vuoi una rampa d’ingresso più dolce, possono aiutare per 4-8 settimane, mentre fai forza piede e riduci stack passo dopo passo.
Confronto rapido e prezzi in Italia
I prezzi sono quelli che vedo in Italia nel 2024/2025, spesso con sconti stagionali. Le specifiche pesi sono indicativi su taglia EU 42/43.
Modello | Uso | Peso | Stack (mm) | Drop | Suola | Best for | Prezzo indicativo (€) |
---|---|---|---|---|---|---|---|
Xero Shoes HFS II | Strada daily | ~200 g | ~8-9 | 0 mm | XeroGrip | Corsa 5-15 km | 130-150 |
Xero Shoes Speed Force II | Strada veloce | ~180 g | ~7-8 | 0 mm | XeroGrip | Ripetute/5-10K | 140-160 |
Vivobarefoot Primus Trail III FG | Trail | ~250 g | ~9-10 | 0 mm | Vivo FG | Single track tecnico | 180-200 |
Vibram FiveFingers V-Run | Strada/bagnato | ~180 g | ~6-8 | 0 mm | Vibram | Feedback e grip | 130-160 |
Merrell Vapor Glove 6 | Strada/palestra | ~170 g | ~6-8 | 0 mm | Merrell/Vibram a seconda versione | Brevi/medio | 110-120 |
Merrell Trail Glove 7 | Trail moderato | ~230 g | ~12-14 | 0 mm | Vibram | Transizione trail | 130-140 |
Xero Shoes Mesa Trail II | Trail | ~220 g | ~10-11 | 0 mm | XeroGrip tassellata | Collinare | 140-150 |
Vivobarefoot Primus Lite III/IV | Strada/palestra | ~230 g | ~7-9 | 0 mm | Vivo road | Daily versatile | 160-180 |
Vibram FiveFingers KSO Evo | Strada/tecnica | ~150 g | ~5-6 | 0 mm | Vibram sottile | Massima sensibilità | 100-120 |
WHITIN Minimalist | Budget strada | ~220 g | ~8-10 | 0 mm | Gomma generica | Prime prove | 40-55 |
Best for / Not for, in breve:
- HFS II → per chi vuole una sola scarpa per correre e muoversi in città. Non ideale su ghiaino smosso.
- Speed Force II → per sensazioni “nude” e lavori veloci. Non è la prima scarpa per chi passa ora al minimal.
- Primus Trail FG → quando il trail è serio. Evita asfalto prolungato.
- V-Run → correre “in punta di dita” con controllo totale. Richiede tecnica e transizione ben fatta.
- Vapor Glove → minimal pura per strada corta/media e palestra. Non ama i sassi appuntiti.
- Trail Glove → ponte tra tradizionale e minimal sullo sterrato. Non per puristi.
- WHITIN → entry-level economica per capire se fa per te.

Come scegliere taglia e passare al barefoot senza farti male
La parte difficile non è comprare: è correre bene. Ecco come gestire taglia e transizione senza drammi.
Taglia e fit:
- Spazio davanti: 7-10 mm tra alluce e punta in posizione in piedi. L’alluce non deve toccare.
- Volume: se hai collo del piede alto, cerca tomaie elastiche o allacciatura generosa (Xero, Vivo).
- Prova “taco”: piega e torci la scarpa in negozio. Se oppone troppa resistenza, scarta.
- Calze: con FiveFingers prova con i calzini a dita se li userai così.
Transizione 8 settimane (base), 2-3 uscite a settimana:
- Settimane 1-2: 10-15’ di camminata veloce + 5’ corsa barefoot alla fine. Il resto con le tue scarpe abituali.
- Settimane 3-4: 2× (10’ cammino + 10’ corsa) per uscita. Focus su cadenza 170-180, passi corti, appoggio medio/avampiede morbido.
- Settimane 5-6: 20-30’ corsa continua barefoot, inserisci sterrato compatto e erba.
- Settimane 7-8: 30-45’ barefoot. Se tutto ok, puoi spingere un po’ ma mantieni tecnica pulita.
Segnali di stop: dolore puntiforme sotto i metatarsi, dolore osseo al dorso piede, tendine d’Achille che al mattino è rigido e dolente. Ferma, scarica 5-7 giorni, riparti due step prima. I polpacci indolenziti invece sono normali nella fase 1-4.
Drills utili (2-3 volte a settimana):
- Salti alla corda leggeri: 3×60 secondi.
- Toe yoga: alluce su, altre dita giù e viceversa, 2×10 per lato.
- Calf raise lente su gradino: 3×12, con eccentrica lunga (3-4 secondi).
- Camminata punte/talloni 30 metri × 2.
Appunti di esperienza: su bagnato e pavé, alza un filo la cadenza e accorcia il passo. Eviti scivolate e togli stress al tendine. In inverno a Milano, calze leggermente più spesse aiutano; alcune tomaie barefoot sono ariose, valuta una versione “SG/FG” o una membrana leggera se soffri il freddo.
Alternative credibili, scenari e trade‑off
Non tutti devono andare subito “full barefoot”. Ecco scenari tipici e scelte sensate.
- Curioso ma prudente: usa un modello zero drop con 18-22 mm di stack (es. Altra Escalante/Topo ST-4). Dopo 4-8 settimane, passa a Vapor Glove/HFS II.
- Lunghi su asfalto: minimal pura oltre 20-25 km richiede piedi allenati. Se senti affaticamento, alterna con un minimal moderato o inserisci una soletta sottile (1-3 mm) nelle uscite più lunghe.
- Trail roccioso: preferisci Primus Trail FG o Mesa Trail II. Accetta il compromesso: un filo più di protezione, un filo meno “nudo”.
- Piede molto largo: prova Vivobarefoot prima, poi Xero. Piede stretto: Merrell e alcuni Xero calzano meglio.
- Pioggia costante: suola Vibram e tasselli aiutano. Evita suole lisce. Tomaie knit assorbono acqua; mesh tecnico asciuga prima.
- Palestra e corsa: Vapor Glove e Primus Lite sono versatili. FiveFingers vanno benissimo per stabilità nei pesi.
Trade‑off chiave:
- Feedback vs protezione: più sottile senti, meno protezione hai. Inizia graduale e scegli terreno “gentile”.
- Grip vs durata: mescole morbide tengono sul bagnato ma si consumano prima. Per asfalto secco, mescole più dure durano di più.
- Peso vs stabilità: super‑leggere sono splendide, ma in trail tecnico una tomaia un po’ più sostanziosa tiene il piede fermo.
Riferimenti utili: la review di Warne & Gruber (2017) riassume benefici e rischi del minimal; Lieberman (Nature, 2010) spiega la biomeccanica dell’appoggio avampiede; ACSM ha pubblicato linee guida pratiche sulla transizione; Bonacci et al. hanno mostrato come aumentare la cadenza riduca il carico tibiale. Non servono citazioni chilometriche: il succo è che tecnica e progressione contano più del modello perfetto.
Mini‑FAQ
- Posso iniziare da zero con FiveFingers? Puoi, ma è la via difficile. Meglio partire con HFS II/Vapor Glove per 4-6 settimane, poi inserire FiveFingers.
- Quanto durano? 500-800 km su strada per suole di buona qualità. In trail tecnico la durata scende per abrasione.
- Vanno bene per fascite plantare? Se gestite bene, il lavoro sui muscoli intrinseci può aiutare. Ma nelle fasi acute serve prudenza e progressione lenta; se il dolore aumenta, sospendi.
- Calze sì o no? A scelta. Con FiveFingers servono calze a dita se vuoi usarle. Su strada bagnata, una calza tecnica sottile evita sfregamenti.
- Posso correre su tapis roulant? Sì. È più morbido, ma non “barare” sulla tecnica: passi corti, cadenza alta, appoggio morbido.
- Che differenza c’è tra minimal e barefoot? Spesso si usano come sinonimi. Io chiamo “barefoot” le scarpe più sottili e flessibili (stack <12 mm) e “minimal moderato” quelle un po’ più protettive.
- Serve fare esercizi? Sì. Piede forte = meno infortuni. Bastano 10 minuti, 3 volte a settimana.

Prossimi passi e troubleshooting
Ecco cosa fare subito, in base a dove sei oggi.
Sei nuovo e corri su strada:
- Scegli una tra HFS II o Vapor Glove 6.
- Fai 2 uscite a settimana con 10’ cammino + 10’ corsa minimal, più una uscita con scarpe abituali.
- Aggiungi drills piede/polpaccio 2-3 volte a settimana per 8 settimane.
- Passa a 30-40’ minimal quando i polpacci non urlano più il giorno dopo.
Vai in trail facile:
- Prendi Mesa Trail II o Primus Trail FG (se il terreno è tecnico).
- Inizia su sterrato compatto, evita discese ripide per 3-4 settimane.
- Allaccia più vicino al collo del piede per bloccare il tallone; evita unghie nere in discesa.
Vuoi correre veloce:
- Usa Speed Force II o V-Run per lavori tecnici e ripetute fino a 5-10K.
- Mantieni le uscite facili con un modello un filo più protettivo per il primo mese.
Budget limitato:
- Parti con WHITIN Minimalist e una soletta sottile se il pavé ti disturba.
- Quando sei sicuro, investe in Xero/Vivo/Vibram per durabilità e grip migliori.
Problemi comuni e soluzioni:
- Dolore metatarsale: riduci subito volume/velocità, usa terreno morbido, inserisci 1-3 mm di soletta per 2-3 settimane.
- Polpacci induriti: più esercizi eccentritici e elastici, recupero attivo, non aumentare carico finché il dolore non scende a 2/10.
- Vesciche sulla volta: allaccia meglio e verifica cuciture/tomaia; prova un calzino più liscio o cerotto anti‑sfregamento.
- Scivoli sul bagnato: scegli mescola Vibram/XeroGrip e alza la cadenza. Evita vernice bagnata e strisce pedonali lucide.
Se hai una storia di fratture da stress, parla con un fisioterapista dello sport prima di cambiare scarpe. Barefoot non è una bacchetta magica, ma un modo diverso di correre: se lo rispetti, restituisce sensazioni e controllo che le scarpe super ammortizzate si sono portate via.
Curiosità pratica da chi corre tra Navigli e Parco Sempione: nei giorni di pioggia leggera preferisco FiveFingers V-Run sulle ciclabili lisce e HFS II sui tratti di pavé. Due minuti in più per cambiare scarpa, un bel po’ di sicurezza in più.
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